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Sunday, Jul 06, 2025

Il mistero avvolge la morte del magnate del petrolio russo Andrei Bedalov.

Il mistero avvolge la morte del magnate del petrolio russo Andrei Bedalov.

Andrei Bedalov, un alto dirigente di Transneft, è stato trovato morto dopo essere caduto da un edificio a più piani a Mosca, aggiungendosi a una serie di morti misteriose tra le élite russe.
Andrei Bedalov, un vicepresidente senior di 62 anni della Transneft, il monopolio statale russo delle oleodotti, è stato trovato morto dopo essere caduto dal 17° piano di una torre residenziale di lusso a Rublyovka, una zona prestigiosa di Mosca.

I rapporti iniziali dei media russi suggeriscono che la causa della morte possa essere il suicidio, con indicazioni che Bedalov ha lasciato un biglietto per sua moglie.

Bedalov, che era stato nominato al suo ruolo in Transneft quattro anni fa, è stato accreditato per aver aiutato l'azienda a fronteggiare le sfide poste dalle sanzioni occidentali.

Prima del suo incarico in Transneft, aveva lavorato all'Istituto di Ricerca Scientifica Vyskhod statale e aveva studiato all'Accademia dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe, che forma ufficiali e amministratori di alto rango.

La sua morte improvvisa fa parte di una preoccupante tendenza tra figure russe di alto profilo, molti dei quali sono stati critici del presidente Vladimir Putin.

Nel ottobre 2022, un altro magnate del petrolio, Mikhail Rogachev, 64 anni, è morto in circostanze simili, cadendo da un'altezza di 33 metri.

Rogachev aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente alla Yukos, un'azienda petrolifera smantellata dopo aver opposto resistenza all'amministrazione Putin.

I rapporti indicavano che era deceduto dopo aver combattuto contro il cancro, sebbene la sua famiglia avesse contestato le affermazioni sul suo stato mentale prima della morte.

Ulteriori morti misteriose tra russi prominenti hanno sollevato sopracciglia a livello internazionale.

Nel settembre 2022, Ravil Maganov, un magnate di Lukoil, una delle più grandi compagnie petrolifere russe, è caduto da una finestra dell'Ospedale Clinico Centrale nel Cremlino.

Vladimir Nekrasov, che ha succeduto a Maganov, è morto nell'ottobre 2023 per insufficienza cardiaca all'età di 66 anni.

Un altro caso notevole include Vladimir Lebedev, un legislatore associato a Lukoil, che è morto un mese dopo all'età di 60 anni.

Vitaly Robertus, un altro vicepresidente di Lukoil, è deceduto anch'egli nel marzo 2023 all'età di 53 anni.

Questi incidenti hanno contribuito a una crescente speculazione sulla sicurezza e le circostanze che circondano le vite dell'élite russa.
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