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Thursday, Jan 23, 2025

Il ruolo dell'Italia come hub energetico: collegare Europa e Africa con un corridoio di idrogeno

Il ruolo dell'Italia come hub energetico: collegare Europa e Africa con un corridoio di idrogeno

Un partenariato tra cinque nazioni mira a creare un importante gasdotto di idrogeno tra il Nord Africa e l'Europa.
Durante una recente conferenza stampa, il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha annunciato piani per internazionalizzare ed europeizzare il Piano Mattei, con l'obiettivo di renderlo più tangibile.

Al centro di questa visione c'è il progetto SouthH2Corridor, che prevede la costruzione di un gasdotto per l'idrogeno che collegherà i centri di produzione nordafricani con i centri di consumo dell'Europa centrale.

Si estenderà da Mazara del Vallo a Tarvisio, integrando la partecipazione cruciale della Tunisia e dell'Algeria, come formalizzato in una nuova dichiarazione congiunta firmata a Roma.

Questo accordo coinvolge ora cinque paesi: Italia, Austria, Germania, Tunisia e Algeria.

Il Corridoio Sud dell'Idrogeno, previsto per estendersi per 3.300 chilometri, sarà sviluppato con il supporto di operatori di sistemi di trasmissione come Snam dell'Italia, insieme a Tag dell'Austria, Gca della Germania e bayernets.

L'Italia svolge un ruolo fondamentale con Snam incaricata di gestire 2.300 chilometri della rete.

Si prevede che l'infrastruttura sarà operativa entro il 1° gennaio 2030, rappresentando un passo fondamentale per la transizione energetica nazionale e la diversificazione delle linee di approvvigionamento europee.

L'UE mira a importare almeno 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030.

Il percorso verso la transizione si baserà inizialmente su un mix di fonti energetiche, riducendo gradualmente la quota di combustibili fossili a favore delle rinnovabili come solare, eolico, idroelettrico e geotermico.

Tuttavia, il gas, in particolare il gas naturale liquefatto (GNL), avrà anche un ruolo integrale nella transizione.

L'accordo di Villa Madama rafforza la collaborazione tra le parti coinvolte.

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente italiano, ha espresso fiducia nel garantire finanziamenti dal Connecting Europe Facility (CEF-Energy) e spera che l'asse del nord Africa per l'idrogeno venga riconosciuto come progetto di interesse comune.

Il progetto è considerato cruciale dagli stakeholder del settore energetico, con entità come Enel ed Eni in Tunisia che esplorano progetti pilota per la produzione di idrogeno verde.

Il Direttore di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, considera l'iniziativa un perfetto esempio di partenariato nel quadro del Piano Mattei, con l'Italia come nodo centrale dell'energia per l'Europa.

Nonostante i progressi, la sostenibilità dei costi rimane una considerazione, come sottolineato da Lapo Pistelli, Direttore delle Relazioni Pubbliche di Eni.
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