Il senatore americano JD Vance ha lanciato un avvertimento netto sulle conseguenze a lungo termine dell'immigrazione su larga scala in Germania, sostenendo che l'incompatibilità culturale, piuttosto che un dibattito politico astratto sull'Europa, rappresenti il rischio principale.

In dichiarazioni diffuse pubblicamente, Vance ha detto che se la Germania dovesse ammettere diversi milioni di immigrati aggiuntivi provenienti da paesi che ha descritto come culturalmente incompatibili con la società tedesca, l'esito sarebbe decisivo indipendentemente da altre considerazioni politiche.

“Quindi non importa cosa penso dell'Europa,” ha detto.

“La Germania si sarà autodistrutta”.

I suoi commenti inquadrano l'immigrazione non principalmente come una questione economica o amministrativa, ma come una questione di civiltà, suggerendo che la coesione sociale, le norme condivise e la continuità culturale siano fondamentali per la sopravvivenza di una nazione.

La dichiarazione riflette un argomento più ampio avanzato da Vance e altri esponenti politici che sostengono che un cambio demografico su larga scala, se non gestito, possa sopraffare le istituzioni e fratturare l'identità nazionale.

Le osservazioni di Vance hanno circolato ampiamente online, risuonando con dibattiti in corso in tutta Europa su migrazione, integrazione e i limiti della politica multiculturale.

La dichiarazione sottolinea l'intensità della preoccupazione tra i critici che vedono le attuali traiettorie migratorie come irreversibili e potenzialmente destabilizzanti per gli stati europei.