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Monday, Dec 23, 2024

La Sicilia a un bivio economico: bilanciare il calo delle esportazioni con la crescita interna.

Tra i riportati cali delle esportazioni, la Sicilia lotta per rafforzare il consumo interno per sostenere lo slancio economico.
In uno sviluppo che solleva preoccupazioni nei circoli economici, la Sicilia affronta un significativo calo delle esportazioni, segnando una diminuzione del 5,9% nel terzo trimestre del 2024.

I recenti dati di Unioncamere Sicilia sottolineano una perdita di 800 milioni di euro di entrate, alterando l'equazione delle esportazioni da 10,4 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno scorso a un triste 9,8 miliardi di euro.

Questo calo colpisce principalmente i settori integrali al tessuto economico della regione.

Mentre il PIL dell'isola supera la media nazionale, raggiungendo tassi di crescita dell'1,3% nel 2023 e un previsto 1,9% nel 2024, il consumo delle famiglie rimane tiepido, diminuendo dall'1% allo 0,8%.

Questa anomalia, nonostante i livelli di inflazione stabili, rivela sfide radicate nel mercato interno, secondo Unioncamere Sicilia.

Giuseppe Pace, Presidente di Unioncamere Sicilia, fa eco ai sentimenti dell'ex Primo Ministro Mario Draghi, proponendo un cambiamento da un modello economico pesantemente orientato all'esportazione verso la coltivazione del consumo locale.

Il cambiamento mira a stimolare l'occupazione, migliorare le strutture salariali e, infine, rafforzare il potere d'acquisto.

Le recenti politiche fiscali hanno iniziato a riflettere questo cambiamento di rotta, esemplificato da tagli fiscali e bonus, rafforzando progressivamente i redditi delle famiglie.

Tuttavia, il calo delle esportazioni ha indebolito il settore commerciale della Sicilia, che costituisce oltre la metà della sua struttura economica.

La regione ora chiama i consumatori e le imprese locali a favorire la ripresa sostenendo i prodotti locali e le piccole imprese, che resistono nonostante le crescenti pressioni dei giganti del retail online e del mercato di distribuzione diffusa.

Con l'avvicinarsi della stagione festiva, c'è un rinnovato appello a dare priorità ai prodotti siciliani, culminando in uno sforzo unito per sostenere la resilienza economica dell'isola.

Nelle parole di Pace, "Incoraggio non solo i consumatori ma anche i produttori e i ristoratori a sfruttare gli incentivi disponibili, a stimolare gli investimenti e a rafforzare il marchio 'Made in Sicily'."

La Sicilia si trova in un punto cruciale, promuovendo un approccio doppio in cui sostenere i mercati interni completa la capacità dell'isola nel commercio esterno.

Gli esiti di questa ricalibrazione potrebbero ben determinare la narrazione economica per la gemma meridionale del patrimonio italiano.
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