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Saturday, Apr 26, 2025

Alphabet affronta battute d'arresto antitrust mentre i giudici federali si pronunciano contro Google

Alphabet affronta battute d'arresto antitrust mentre i giudici federali si pronunciano contro Google

I giudici federali hanno emesso sentenze contro la controllata di Alphabet, Google, in due casi di antitrust, accusandola di monopoli illegali nella ricerca online e nel software adtech, con potenziali misure correttive da imporre.
Il Dipartimento di Giustizia ha citato in giudizio Google per la prima volta nel 2020, accusando l'azienda di operare un monopolio illegale nella ricerca online stipulando accordi esclusivi che richiedono a Google di essere impostato come motore di ricerca predefinito su miliardi di dispositivi mobili e computer in tutto il mondo.

Ad esempio, Google ha pagato ad Apple 20 miliardi di dollari nel 2022 per mantenere il suo status di motore di ricerca predefinito nel browser Safari, e paga anche a Samsung un importo non divulgato per privilegi simili.

Il giudice distrettuale U.S. Amit Mehta ha stabilito nell'agosto del 2024 che Google aveva adottato pratiche illegali per preservare il suo monopolio nel mercato della ricerca su Internet.

Entrambe le parti hanno proposto rimedi, comprese misure per vietare o limitare la capacità di Google di pagare per la posizione di ricerca predefinita e potenzialmente costringere l'azienda a vendere il suo browser Chrome e il sistema operativo Android.

In una causa separata presentata nel 2023, il Dipartimento di Giustizia ha accusato Google di operare un monopolio illegale nel software adtech, fornendo prodotti come Google Ad Manager, AdMob e AdSense per editori, e Google Ads e Google Marketing Platform per inserzionisti.

L'azienda fornisce anche tecnologia per offerte in tempo reale, chiamata AdExchange, e vende il proprio inventario da proprietà come Google Search e YouTube, competendo direttamente con gli editori che utilizzano i suoi strumenti di vendita.

Il giudice distrettuale Mehta prevede di pronunciarsi sui rimedi nell'agosto del 2025, ma Google ha dichiarato che presenterà appello in caso di una decisione sfavorevole, prolungando potenzialmente la battaglia legale per anni.
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