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Wednesday, Jan 22, 2025

Fratelli italiani arrestati per aver ucciso il padre dopo una lite domestica

Fratelli italiani arrestati per aver ucciso il padre dopo una lite domestica

Giuseppe Marando, 20 anni, ha confessato l'omicidio a colpi di arma da fuoco di suo padre a Bovalino, Reggio Calabria, assistito dal fratello di 16 anni.
Francesco Marando, un commerciante di 54 anni di San Luca, è stato colpito mortalmente a Bovalino, Reggio Calabria, l'11 gennaio 2025. Il caso si è sviluppato quando il suo figlio maggiore, Giuseppe Marando, di 20 anni, si è presentato volontariamente ai Carabinieri e ha confessato l'omicidio.

Giuseppe ha ammesso di aver sparato al padre dopo che una lite familiare è degenerata a casa della loro madre, moglie separata del Marando.

Giuseppe Marando ha rivelato alle autorità la posizione dell'arma del delitto, un revolver calibro .38, che aveva gettato su un terreno vicino ad Ardore, a breve distanza da Bovalino.

È stato anche rivelato che suo fratello di 16 anni ha aiutato a nascondere il corpo del padre.

Il corpo è stato trovato nella cantina della residenza della loro madre, posto su un pallet di legno, dove è rimasto per un giorno prima che i fratelli contattassero i servizi di emergenza.

Entrambi i figli sono stati arrestati con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

Durante l'interrogatorio, avrebbero fornito versioni contrastanti, portando alla confessione finale di Giuseppe.

L'autopsia ha confermato che Francesco Marando è morto per ferite da arma da fuoco.

Il caso è emerso in una regione segnata da conflitti tra clan, sollevando sospetti iniziali riguardo a possibili legami con la criminalità organizzata.

La famiglia Marando è collegata a Giuseppe Nirta, un defunto boss della 'Ndrangheta, anche se le autorità locali non hanno pubblicamente collegato l'incidente ad attività criminali di più ampia portata.

L'evento presenta somiglianze con un caso separato riguardante Alex Cotoia, recentemente assolto per legittima difesa dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino dopo aver accoltellato il padre, che era stato violento.

L'omicidio Marando è tra diversi recenti episodi di crimine violento nella regione, inclusa la scoperta di un SUV bruciato contenente resti scheletrici vicino a San Luca e la sparatoria di un ex trafficante di cocaina agli arresti domiciliari a Bovalino.

Questa indagine in corso continua a essere molto presente nei media locali, mettendo in evidenza sia la violenza familiare che le tensioni legate al crimine in questa parte d'Italia.
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