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Sunday, Mar 09, 2025

L'Italia commemora il 20° anniversario della morte di Nicola Calipari.

L'Italia commemora il 20° anniversario della morte di Nicola Calipari.

Il Presidente Sergio Mattarella onora l'eredità dell'ufficiale dell'intelligence caduto in mezzo alle continue domande sulla sua morte.
In occasione del 20° anniversario della morte di Nicola Calipari, il presidente italiano Sergio Mattarella ha commemorato i contributi dell’agente dei servizi segreti che ha perso la vita durante una missione a Baghdad, mirata al salvataggio della giornalista Giuliana Sgrena.

Il presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di ricordare il sacrificio di Calipari, evidenziando il suo coraggio nel proteggere Sgrena dai colpi di arma da fuoco con il proprio corpo.

Il presidente ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e ai colleghi di Calipari, riconoscendo l’ambiguità continua riguardo alle circostanze della sua morte.

Nicola Calipari è nato a Reggio Calabria nel 1953 e si è laureato in Giurisprudenza prima di entrare nella forza di polizia.

È rapidamente salito di grado, impegnandosi in sforzi significativi contro la criminalità organizzata, inclusi 'ndrangheta e Cosa Nostra.

A causa di minacce per la sua sicurezza, è stato costretto a trasferirsi in Australia per diversi mesi.

Al suo ritorno in Italia, ha ricoperto vari ruoli, incluso quello di capo del Centro Criminalpol a Roma.

Nel 2002, dopo due decenni nelle forze dell'ordine, Calipari è entrato nell'agenzia di intelligence militare italiana, Sismi, ed è stato successivamente spedito in Iraq.

Prima della sua ultima missione, Calipari è stato fondamentale nelle trattative per il rilascio di altri ostaggi, inclusi gli operatori umanitari Simona Pari e Simona Torretta.

Il 4 marzo 2005, mentre si dirigeva verso l’aeroporto di Baghdad con Sgrena, il veicolo di Calipari ha incontrato un posto di blocco militare statunitense dove sono stati sparati colpi.

È stato colpito alla testa ed è morto sul colpo, garantendo eroicamente che Sgrena fosse protetta.

In un altro sviluppo legato alla salute, Papa Francesco rimane ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma, attualmente stabile dopo una diagnosi di polmonite bilaterale.

Il Vaticano ha riportato che il Papa non ha mostrato segni di distress respiratorio dal 3 marzo, sebbene continuerà a ricevere ventilazione meccanica non invasiva durante la notte come misura precauzionale.

Il team medico ha evidenziato che la sua situazione clinica è complessa e richiede una valutazione continua.

Mentre segna quasi tre settimane di ricovero, il Papa ha partecipato ad alcune attività, tra cui ricevere l'Eucaristia e partecipare a una benedizione tradizionale del Mercoledì delle Ceneri.

Funzionari cattolici hanno confermato che inizieranno esercizi spirituali per la Curia romana in congiunzione con il Papa, che mantiene un atteggiamento positivo nonostante queste sfide di salute.

Sebbene ci siano state discussioni tra esperti medici riguardo alle implicazioni della salute del Papa, inclusi i potenziali collegamenti tra il suo peso e la polmonite, la prognosi complessiva rimane riservata.

Il Vaticano ha comunicato che ulteriori valutazioni e aggiornamenti sulla salute del Santo Padre saranno forniti man mano che le circostanze si sviluppano.
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