Rome Times

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Sunday, Jan 12, 2025

L'Italia considera Starlink fondamentale per rafforzare le comunicazioni di difesa.

Con la crescente dipendenza dalla tecnologia satellitare, Starlink emerge come un'alternativa strategica in assenza di concorrenza europea.
In un panorama tecnologico in rapida evoluzione, l'Italia si trova costretta a esplorare partnership con fornitori di satelliti commerciali come Starlink di SpaceX, come confermato dal Ministro della Difesa del paese, Guido Crosetto.

In recenti discussioni all'interno del Parlamento italiano, Crosetto ha delineato la necessità strategica di integrare le capacità satellitari in bassa orbita terrestre — offerte in particolare da Starlink — nella rete satellitare geostazionaria esistente dell'Italia.

SpaceX di Elon Musk ha fondamentalmente alterato il paradigma delle operazioni spaziali, guidando la commercializzazione dei lanci satellitari e delle comunicazioni in bassa orbita terrestre attraverso la vasta rete di Starlink.

Con piani per circa 140 lanci quest'anno, le attività di SpaceX contrastano nettamente con i quattro lanci previsti dall'Europa, evidenziando il ritardo del continente nella tecnologia satellitare.

La costellazione di satelliti di Starlink, con quasi 7.000 satelliti, migliora significativamente le telecomunicazioni con minore latenza e copertura più ampia rispetto ai tradizionali satelliti geostazionari, che orbitano a 36.000 km sopra la Terra.

Mentre i tradizionali satelliti geostazionari, come il Sicral italiano, si sono dimostrati affidabili, la loro copertura geografica limitata e la capacità di larghezza di banda sollecitano la necessità di soluzioni complementari.

"Le nostre forze armate sono spesso chiamate a operare lontano da casa — nell'Indo-Pacifico, in Africa, in Medio Oriente e in tutta Europa — necessitando di comunicazioni affidabili, sicure e continue," ha sottolineato Crosetto.

Il ministro ha ribadito l'assenza di un accordo formale con Starlink, in seguito a richieste su un presunto contratto da 1,5 miliardi di euro, che è stato ufficialmente negato dal governo italiano.

Tuttavia, Crosetto ha confermato l'interesse e potenziali discussioni tecniche, contingenti a ulteriori deliberazioni governative.

Mentre l'Europa affronta la sua risposta ritardata, la Commissione Europea ha avviato il progetto IRIS² per sviluppare una costellazione di 300 satelliti.

Nonostante il recente finanziamento di oltre 10 miliardi di euro, prevalentemente da fonti pubbliche, questa iniziativa non raggiungerà il compimento fino al 2030, con tre anni di ritardo.

Nel frattempo, concorrenti internazionali come il Progetto Kuiper di Jeff Bezos mirano a dispiegare una robusta rete satellitare entro il 2027, posizionando le aziende commerciali davanti agli sforzi governativi europei.

Le implicazioni strategiche sono profonde; i progressi del settore privato nelle capacità satellitari oscurano gli sforzi pubblici in un campo considerato cruciale per la sicurezza nazionale e l'integrità dei dati.

Persistono preoccupazioni sulla sicurezza dei dati, ma come nota Crosetto, la protezione delle informazioni trasmesse dipende infine dalla gestione sicura dei dati da parte di mittenti e destinatari.

A livello nazionale, il panorama politico italiano si cimenta con il discorso sulla politica 'sovranista', poiché i partiti di opposizione chiedono trasparenza nella strategia di comunicazioni difensive.

Eppure, il Ministro Luca Ciriani ha assicurato ai parlamentari che il Primo Ministro Giorgia Meloni non affronterà formalmente la questione, descrivendola come una controversia costruita.

Inoltre, i settori imprenditoriali italiani hanno iniziato ad adattarsi a questo cambiamento di paradigma satellitare.

Starlink già serve circa 60.000 clienti italiani, prevalentemente in ambito marittimo e residenziale remoto.

Inoltre, Telespazio, parzialmente di proprietà di Leonardo, ha stipulato accordi per utilizzare la connettività di Starlink, sfruttando il vantaggio geografico dell'Italia per estendere la copertura del servizio in tutta l'Europa meridionale e il Nord Africa.

Mentre il ruolo di Starlink nell'infrastruttura di comunicazione italiana rimane sotto considerazione, l'imperativo di mantenere capacità di difesa robuste e resilienti in un panorama tecnologico in evoluzione sottolinea l'impegno strategico del paese con soluzioni satellitari emergenti.
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