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Thursday, May 15, 2025

La Corte dell'UE ordina la divulgazione dei messaggi di von der Leyen con l'amministratore delegato di Pfizer riguardo al contratto per il vaccino da 35 miliardi di euro.

La Corte dell'UE ordina la divulgazione dei messaggi di von der Leyen con l'amministratore delegato di Pfizer riguardo al contratto per il vaccino da 35 miliardi di euro.

La Commissione Europea deve rilasciare i messaggi privati a fronte delle crescenti preoccupazioni riguardo alla trasparenza, ai conflitti di interesse e al potenziale uso improprio di fondi pubblici.
La Corte di Giustizia Europea ha ordinato alla Commissione Europea di rilasciare i messaggi di testo scambiati tra la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Bourla.

Si ritiene che i messaggi contengano dettagli chiave delle negoziazioni riguardanti un contratto di vaccino COVID-19 del valore di trentacinque miliardi di euro, firmato durante la pandemia.

La sentenza arriva dopo anni di sfide legali, indagini pubbliche e rapporti investigativi che chiedevano maggiore trasparenza su come è stato negoziato il contratto.

L'accordo, uno dei più grandi nella storia degli approvvigionamenti dell'UE, sarebbe stato discusso attraverso canali privati e non ufficiali, inclusi messaggi di testo personali tra von der Leyen e Bourla.

I rapporti investigativi, tra cui quello di Investigate Europe, affermano che l'UE potrebbe aver pagato fino a quindici volte il costo di produzione per dose, sollevando preoccupazioni che miliardi di fondi pubblici siano stati sovrapagati.

Queste preoccupazioni si sono intensificate quando il CEO di Pfizer Albert Bourla ha rifiutato di testimoniare davanti al Parlamento Europeo nel 2022, quando i deputati hanno interrogato i dirigenti farmaceutici su prezzi, contratti e condizioni di consegna.

Ulteriore attenzione è stata rivolta a potenziali conflitti di interesse che coinvolgono la famiglia di von der Leyen.

Suo marito, Heiko von der Leyen, è Direttore Medico di Orgenesis, una società biotecnologica che ha ricevuto finanziamenti dall'UE e ha collaborato con Pfizer.

Ulteriori divulgazioni indicano che detiene anche azioni in Pfizer, approfondendo le domande riguardo a possibili benefici finanziari legati al contratto per il vaccino.

Gli sostenitori della trasparenza e i membri del Parlamento Europeo hanno definito la situazione altamente irregolare, con alcuni che suggeriscono la possibilità di corruzione ai più alti livelli di governo dell'UE.

La Commissione Europea non ha fornito un cronoprogramma per il rilascio dei testi.

La sentenza del tribunale segna un punto di svolta negli sforzi in corso per rendere le istituzioni dell'UE responsabili della spesa e delle decisioni di approvvigionamento durante l'epoca pandemica.

Il caso continua a suscitare ampia attenzione tra gli Stati membri e tra gli organismi di vigilanza europei.
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