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Sunday, Jan 12, 2025

La Sardegna affronta una grave siccità: il presidente Todde richiede urgentemente la dichiarazione di emergenza nazionale.

La Sardegna affronta una grave siccità: il presidente Todde richiede urgentemente la dichiarazione di emergenza nazionale.

Le carenze idriche in Sardegna richiedono una richiesta urgente al Primo Ministro italiano Giorgia Meloni mentre le gravi condizioni di siccità continuano a colpire la regione.
Mentre la Sardegna si confronta con una crisi di siccità in aumento, la presidente dell'isola, Alessandra Todde, ha formalmente richiesto al Primo Ministro italiano Giorgia Meloni di dichiarare lo stato di emergenza nazionale.

Le riserve d'acqua in diminuzione e le precipitazioni insufficienti hanno lasciato gli impianti di stoccaggio dell'acqua dell'isola a livelli criticamente bassi.

Nel suo urgente comunicato al Primo Ministro, la Presidente Todde ha sottolineato la situazione sempre più grave.

'Negli ultimi anni, i fenomeni di siccità hanno portato a una significativa riduzione delle nostre risorse idriche, con gravi ripercussioni sia sul settore dell'acqua potabile che su quello agro-zootecnico', ha affermato Todde.

Ha evidenziato che da ottobre a dicembre 2024, i flussi d'acqua sono stati insufficienti per reintegrare le riserve dell'isola.

I dati attuali dipingono un quadro cupo, poiché l'ultimo bollettino del 31 dicembre 2024 rivela che i bacini della Sardegna contengono solo 750 milioni di metri cubi d'acqua, equivalenti a solo il 41% della capacità autorizzata.

Questo deficit è aggravato dalle condizioni allarmanti in sistemi idrici critici, inclusi Alto Cixerri, Alto Taloro, Posada e Ogliastra, che hanno raggiunto livelli di emergenza da 'codice rosso'.

In risposta a queste statistiche allarmanti, un Tavolo di Crisi convocato l'8 gennaio, coinvolgendo i principali attori regionali come Abbanoa, l'Agenzia Idrografica Distrettuale 'Adis', l'Autorità di Governo 'Egas' della Sardegna, la Protezione Civile e il Dipartimento Regionale dei Lavori Pubblici, ha confermato il grave esaurimento delle risorse idriche che servono la provincia di Nuoro e le aree circostanti.

L'acquedotto di Jann’e Ferru, che fornisce acqua a 16 comuni, inclusi Nuoro, Dorgali e Orgosolo, riporta risorse a meno del 20% del massimo autorizzato, spingendo ad attuare misure protettive immediate.

A partire dal 27 gennaio 2025, sarà implementata l'alternanza nel razionamento dell'acqua in tutta Nuoro e in altri 16 comuni.

La società di gestione delle acque Abbanoa ha indicato che queste misure sono essenziali per sostenere i servizi di acqua potabile se la siccità persiste.

Mentre la Sardegna affronta questa sfida ambientale, la risposta del governo nazionale alla richiesta di emergenza sarà fondamentale per mitigare l'impatto della siccità.
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