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Monday, Dec 15, 2025

La Danimarca e l'Italia cercano supporto per criticare la Corte Europea dei Diritti Umani.

La Danimarca e l'Italia cercano supporto per criticare la Corte Europea dei Diritti Umani.

Le due nazioni stanno redigendo una lettera mirata a rimodellare le interpretazioni della Convenzione Europea dei Diritti Umani, in particolare riguardo le questioni migratorie.
La Danimarca e l'Italia stanno sollecitando il supporto di altri paesi per una lettera che critica la Corte europea dei diritti umani (CEDU) per le sue interpretazioni della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU), sostenendo che queste interpretazioni siano andate oltre l'intento originale della legge, specialmente in relazione alla migrazione.

La CEDU, con sede a Strasburgo, vigila sull'applicazione della Convenzione tra i 46 Stati membri del Consiglio d'Europa, influenzando una serie di questioni legali che vanno dalle procedure di asilo ai diritti fondamentali alla privacy.

La bozza di lettera di Copenaghen e Roma esprime preoccupazioni sul fatto che alcune recenti sentenze della CEDU abbiano ostacolato le capacità dei loro governi nazionali di prendere decisioni politiche, citando la necessità di discussioni attorno alle sfide contemporanee della migrazione irregolare.

La bozza sostiene che i precedenti legali considerati giusti in passato potrebbero non rimanere rilevanti in futuro, segnalando un cambiamento nel panorama giuridico.

Fonti italiane confermano l'esistenza della lettera ma indicano che la decisione finale di co-firmarla è ancora in fase di valutazione.

La lettera non è ancora pubblica e rimane aperta a ulteriori firmatari, con un rilascio ufficiale previsto nelle prossime settimane.

Questa iniziativa si allinea con un dialogo crescente tra gli Stati membri dell'UE riguardo alla necessità di rivedere o reinterpretare i quadri giuridici internazionali alla luce delle dinamiche migratorie.

La Danimarca e l'Italia hanno promosso un gruppo di paesi dell'UE focalizzato sulla migrazione, che potrebbe includere nazioni come la Repubblica Ceca, la Finlandia, la Polonia e i Paesi Bassi come potenziali sostenitori.

Sebbene tutti e 27 gli Stati membri dell'UE siano firmatari della Convenzione europea dei diritti umani, l'UE stessa non ha ancora aderito alla Convenzione, nonostante un obbligo legale stabilito dal Trattato di Lisbona nel 2007. Questa adesione renderebbe le istituzioni dell'UE soggette alla giurisdizione della CEDU, un tema ancora in fase di negoziazione.

Il dibattito pubblico attorno alla lettera si inserisce nel contesto di tensioni in corso sulla politica migratoria e sugli standard legali in tutta Europa, riflettendo un sentimento più ampio tra alcuni Stati membri che propongono un'interpretazione più flessibile delle leggi sui diritti umani in risposta a circostanze socio-politiche in evoluzione.
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