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Saturday, Apr 12, 2025

I mercati azionari europei reagiscono a dazi previsti mentre Wall Street mostra guadagni moderati.

I mercati azionari europei reagiscono a dazi previsti mentre Wall Street mostra guadagni moderati.

Gli investitori si preparano per le implicazioni dei dazi di Donald Trump, causando significativi movimenti sui mercati globali.
Mentre i mercati globali si preparano all'annuncio atteso delle tariffe da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, i mercati azionari europei hanno mostrato un'incertezza evidente.

Gli indici europei hanno inizialmente registrato considerevoli cali prima di recuperare parzialmente verso la fine della seduta, chiudendo con perdite generali di circa mezzo punto percentuale.

Le tariffe anticipate, che vanno da un ampio 20% a implementazioni caso per caso, hanno lasciato gli investitori in uno stato speculativo, lottando per valutare i futuri impatti di queste misure proposte.

Il settore farmaceutico, in particolare, è stato colpito in modo marcato, insieme ai titoli delle telecomunicazioni, dell'industria e della banca.

In Italia, l'indice FTSE MIB ha chiuso in calo dello 0,27%, con Leonardo, Recordati e Amplifon tra i peggiori performer, in calo rispettivamente del 3,1%, 2,3% e 2,2%.

Le azioni delle assicurazioni e delle banche hanno affrontato pressioni di vendita, mentre Banco BPM ha registrato un modesto guadagno dello 0,2% dopo le approvazioni normative relative al prossimo movimento di mercato di Unicredit.

Altri movimenti notevoli hanno incluso Campari in aumento del 3% grazie a una copertura analitica positiva e Saipem in rialzo dello 0,8% dopo aver ottenuto contratti del valore di 720 milioni di dollari in Medio Oriente e Guyana.

Su Wall Street, i principali indici hanno mostrato un slancio positivo nonostante gli annunci imminenti sulle tariffe.

Dopo un avvio negativo, il Dow Jones è aumentato dello 0,26%, chiudendo a 42.110,96 punti, mentre il Nasdaq è salito dello 0,61% raggiungendo 17.557,82 punti.

Anche l'S&P 500 ha registrato un aumento dello 0,39%, assestandosi a 5.655,15 punti.

Le azioni di Amazon hanno guadagnato l'1,5%, sostenute da voci su un'offerta per TikTok.

Nei mercati valutari, l'euro è aumentato a $1,085 da $1,080 e ha scambiato a 162,90 yen rispetto ai 161,44. Il dollaro statunitense era quotato a 150,05 yen, rispetto a 149,39 del giorno precedente.

Nei materiali, l'oro è rimasto vicino a un massimo storico a $3.128 l'oncia, mentre i prezzi del gas naturale sono diminuiti del 3% a €41,2 per MWh.

I prezzi del petrolio sono leggermente scesi, con il West Texas Intermediate (WTI) in calo dello 0,2% a $71,1 al barile e il Brent crude anch'esso in calo dello 0,2% a $74,3.

Lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi si è leggermente ristretto, chiudendo la sessione a 109 punti base rispetto ai 110 all'inizio.

Il rendimento del titolo di stato italiano a 10 anni si è attestato al 3,81%.

Oggi segna ciò che il presidente Trump ha definito 'Il Giorno della Liberazione', associato all'attuazione delle tariffe.

Gli economisti esprimono preoccupazione che queste tariffe potrebbero portare a un aumento dei prezzi per beni e servizi, potenzialmente indicando un periodo di crescita stagnante e inflazione elevata per l'economia statunitense.

I recenti dati sul sentiment dei consumatori hanno raggiunto il livello più basso dal 2021, suggerendo un potenziale declino nella spesa dei consumatori.

L'annuncio ufficiale riguardante le tariffe è atteso quando i mercati europei saranno chiusi, lasciando gli investitori ansiosi riguardo i dettagli di questa nuova offensiva commerciale.

L'incertezza riguardante questo sviluppo ha creato un sentiment avverso al rischio, impattando negativamente i mercati azionari mentre sostiene la domanda di obbligazioni e oro, che continua a raggiungere nuovi massimi storici.

Oggi, l'attenzione sarà anche concentrata sulle dichiarazioni dei membri del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, incluso il presidente Christine Lagarde e il capo economista Philip Lane, che dovrebbero affrontare la situazione economica in corso.

I recenti dati macroeconomici hanno rivelato che l'inflazione nell'Eurozona è scesa al 2,2%.

Negli Stati Uniti, i dati occupazionali dell'ADP sono attesi per mostrare un'aggiunta significativa di 115.000 nuove posizioni a marzo, rispetto ai 77.000 del mese precedente, potenzialmente offrendo un outlook positivo in mezzo alle crescenti preoccupazioni riguardo ai rischi posti dalle imminenti tariffe.
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