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Sunday, Apr 13, 2025

Maserati affronta un calo della produzione in mezzo a sfide strutturali

Maserati affronta un calo della produzione in mezzo a sfide strutturali

La produzione crolla a 1.000 veicoli in tre mesi, sollevando preoccupazioni sul futuro del marchio.
Maserati, il marchio iconico di veicoli di lusso fondato nel 1914 e integrato nell'impero automobilistico della famiglia Agnelli nel 1993, ha riportato un significativo calo nella produzione, producendo solo 1.000 veicoli negli ultimi tre mesi.

Questa cifra segna una netta diminuzione rispetto ai già preoccupanti numeri produttivi dell'anno precedente.

Nel primo trimestre del 2025, il storico stabilimento di Modena ha prodotto 30 modelli MC20, mentre 70 unità della Gran Cabrio e Gran Turismo sono state fabbricate nello stabilimento di Mirafiori, e 930 unità di Grecale sono uscite dallo stabilimento di Cassino.

In confronto, lo stesso periodo dello scorso anno ha visto un totale di 1.320 veicoli prodotti nello stabilimento di Torino, 105 in Emilia e 2.391 nello stabilimento del Lazio.

Inoltre, i dati di produzione del primo trimestre del 2017 evidenziano l'entità del calo, dove oltre 15.000 veicoli sono stati prodotti solo a Mirafiori.

Il sindacato UILM ha espresso forti critiche nei confronti di Stellantis, la casa madre di Maserati, affermando che la gestione attuale ha di fatto "deciso la morte" del marchio.

Il Segretario Generale della UILM Rocco Palombella ha esortato il presidente dell'azienda John Elkann a prendere misure immediate, chiedendo investimenti sostanziali e l'introduzione di nuovi modelli, o in alternativa, la creazione di una divisione automobilistica di lusso accanto a Ferrari, che il sindacato ritiene sia una via praticabile per il futuro.

In una lettera indirizzata a Elkann, Palombella ha caratterizzato la situazione attuale come critica, sottolineando la necessità di un intervento per proteggere quello che ha definito un "settore strategico per il nostro paese" e per salvaguardare migliaia di posti di lavoro.

Palombella ha sottolineato che le attuali sfide non sono principalmente dovute a dazi o alla transizione verso i veicoli elettrici; piuttosto, sono conseguenze di decisioni strategiche a lungo termine che hanno portato al declino industriale di Maserati.

Ha fatto riferimento a una corrispondenza precedente del 30 luglio, in cui ha indicato formalmente i problemi che il marchio sta affrontando.

Carlos Tavares, allora CEO di Stellantis, aveva precedentemente risposto che Maserati sarebbe rimasto l'unico marchio di veicoli completamente progettato, sviluppato e prodotto in Italia, affermando che il gruppo stava facendo significativi progressi nell'espandere il marchio a livello internazionale.

Guardando al 2025, le previsioni indicano che la produzione di Maserati potrebbe non superare le 4.000 unità.

Ciò contrasta nettamente con i dati di due anni fa, dove la produzione totale ha raggiunto 27.166 unità, con Cassino che ha prodotto 17.242, Mirafiori che ha contribuito con 8.680 e Modena che ha generato 1.244 veicoli.

È notevole che la produzione dell'anno scorso sia già diminuita del 64%, con il numero di modelli ridotto da sette a quattro, risultando in un totale di soli 9.760 veicoli.

Le tendenze recenti suggeriscono che questo calo potrebbe potenzialmente peggiorare, come delineato dal sindacato FIM-CISL.

Nella parte finale dell'anno precedente, Stellantis ha annunciato il "Progetto High-End", includendo la Motor Valley, sebbene i dettagli rimangano poco chiari.

Il sindacato ha sottolineato l'importanza di garantire che questa iniziativa impatti positivamente sulla futura produzione di Maserati in tutti gli stabilimenti dove il marchio opera, incluso il storico stabilimento di Modena.
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