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Friday, May 23, 2025

La Premier italiana Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz Fanno Chiara Alleanza Strategica

La Premier italiana Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz Fanno Chiara Alleanza Strategica

Meloni e Merz cercano una relazione collaborativa per affrontare l'immigrazione e le tariffe commerciali mentre si incontrano a Roma.
Il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz si incontreranno oggi a Roma, con piani per ulteriori discussioni a Berlino a giugno, miranti a consolidare una partnership strategica che affronti significativi problemi regionali.

Il loro impegno è informato da discussioni precedenti che si sono svolte anche prima della vittoria elettorale del partito di Merz, la CDU.

I due leader avrebbero raggiunto un’intesa preliminare su diversi punti critici all’ordine del giorno per i loro colloqui a Palazzo Chigi, il che effettivamente placa le recenti controversie.

In particolare, sono emerse accuse che durante le negoziazioni per la formazione del nuovo governo tedesco, i Socialdemocratici (SPD) avrebbero proposto di rimuovere l’Italia da un elenco di paesi designati per una 'partnership speciale'.

Sebbene l'SPD abbia pubblicamente negato queste affermazioni, il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha prontamente condannato i sentimenti percepiti come 'anti-europei' tra l'SPD, indicando che l'informazione era già nota ai funzionari italiani in precedenza, e vista come un possibile avvertimento per Merz riguardo alla stabilità della sua coalizione.

Secondo comunicazioni diplomatiche, il Cancelliere Merz ha una 'genuina volontà di lavorare in modo produttivo' con Meloni, sottolineando le molte priorità condivise che hanno.

In particolare, entrambi i leader hanno allineato le loro posizioni sulla politica dell'immigrazione.

Le recenti mosse di Berlino per aumentare i rimpatri alle frontiere risuonano con l'approccio di Roma.

Meloni ha indicato la sua convinzione che le discussioni formali con i partner europei abbiano spesso comportato la sua assunzione di una posizione 'più moderata' rispetto ad altri, riflettendo la sua navigazione strategica della controversa questione dell'immigrazione.

I rapporti d’intelligence hanno evidenziato un aumento dello sfruttamento politico dei flussi migratori da parte di Russia e Bielorussia, il che ha accresciuto la consapevolezza tra le nazioni europee riguardo alle pressioni migratorie.

Sul fronte italiano, Meloni cerca una solida partnership con Merz, poiché sarà cruciale per le negoziazioni a Bruxelles e per la gestione delle relazioni internazionali.

Entrambi i leader concordano sulla necessità di mantenere un forte allineamento con gli Stati Uniti, in particolare in risposta alle mutevoli circostanze geopolitiche.

Stanno collaborando per presentare soluzioni all'Unione Europea, con l'obiettivo di risolvere le sfide tariffarie esistenti.

Nel settore automobilistico, stanno esaminando un quadro di deregolamentazione che potrebbe soddisfare sia gli interessi europei che americani, contrastando le critiche secondo cui gli Stati Uniti percepiscono l'Europa come poco reattiva alle importazioni di auto americane.

Poiché sia la Germania che l'Italia hanno significativi interessi nell'industria automobilistica, i loro sforzi sono diretti verso la proposta di modifiche normative da considerare da parte dell'UE che potrebbero anche influenzare il controverso Green Deal, introdotto nel periodo legislativo precedente.

Gli osservatori prevedono che Merz possa adottare un approccio 'a doppia strategia' all'interno dell'Europa, equilibrando alleanze formali con la Francia insieme a sostanziali accordi con l'Italia su questioni chiave.

Durante l'incontro di oggi, il Cancelliere è atteso a ribadire l'impegno della Germania per investimenti sostanziali nella difesa, sostenendo che i paesi dell'UE dovrebbero collaborare sulle spese di sicurezza come misura necessaria, piuttosto che come una posizione conflittuale verso altre nazioni.

Meloni è probabile che prenda ulteriore tempo prima di decidere sullo accesso ai finanziamenti per il disarmo dell'UE, mirando a valutare le sue opzioni.

Tuttavia, ha espresso la critica interconnessione dell'industria italiana con quella manifatturiera tedesca, affermando: 'O ci colleghiamo ai loro sistemi o periamo.

Coloro che pensano diversamente dovrebbero informare le nostre imprese di questo.'
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