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Saturday, May 24, 2025

Nuova normativa nazionale per i fondi europei entra in vigore il 23 maggio 2025.

Il decreto aggiornato semplifica la rendicontazione per le imprese che accedono a fondi cofinanziati dall'UE, concentrandosi sui costi del personale.
A partire dal 23 maggio 2025, entrerà in vigore un nuovo regolamento che disciplina la rendicontazione delle spese da parte delle imprese che beneficiano di fondi cofinanziati dell'Unione Europea.

Questo regolamento introduce semplificazioni significative nella rendicontazione dei costi del personale e consente di concedere benefici sotto forma di contributi non rimborsabili, crediti d'imposta o esenzioni dai contributi.

Il decreto noto come DPR 66/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l'8 maggio, aggiorna il quadro normativo nazionale riguardante l'ammissibilità delle spese nei programmi cofinanziati dall'UE, fornendo una base unificata tra tutti gli strumenti finanziari primari.

Il regolamento riguarda vari fondi tra cui il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo per la transizione giusta, il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, il Fondo per l'asilo, la migrazione e l'integrazione, il Fondo per la sicurezza interna e lo Strumento finanziario per la gestione dei confini e la politica dei visti.

Questo nuovo regolamento sostituisce il DPR 22/2018, che rimane applicabile per i programmi nel ciclo 2014–2020, e si applica in determinati casi alle operazioni già avviate nel ciclo attuale.

Esso dettaglia le condizioni sotto le quali le spese possono essere considerate ammissibili per i contributi, enfatizzando che ogni spesa deve essere rilevante, effettivamente sostenuta, tracciabile, documentata e correttamente registrata nei conti del beneficiario, in conformità con il periodo di ammissibilità specificato.

In termini di rendicontazione delle spese, uno degli aspetti più cruciali per i bandi UE interessati dal decreto è il costo del personale.

Il regolamento distingue tra due categorie di personale: dipendenti e personale esterno.

I costi ammissibili per i dipendenti possono includere stipendi, retribuzioni ordinarie, indennità, bonus di prestazione, oneri previdenziali e contributivi, e altri pagamenti accessori legati al progetto.

Queste spese devono essere associate a compiti svolti nell'operazione cofinanziata e giustificate tramite contratti, buste paga, registri ore o di attività, aderendo ai principi di proporzionalità e coerenza.

Inoltre, il decreto consente l'uso di metodi di rendicontazione semplificati, come costi unitari standard o tabelle orarie predefinite, come alternative alla rendicontazione dettagliata, a condizione che tali metodi ricevano l'approvazione dall'autorità di gestione.
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