Rome Times

The Eternal Voice of Italy
Wednesday, Jan 15, 2025

Nuove sfide economiche incombono per l'Italia a fronte di un calo della produzione industriale.

Nuove sfide economiche incombono per l'Italia a fronte di un calo della produzione industriale.

La Banca d'Italia riporta un deterioramento del clima imprenditoriale mentre la produzione industriale continua a contrarsi.
MILANO – Le prospettive economiche per l'Italia sono offuscate da crescenti incertezze, come evidenziato in un recente sondaggio della Banca d'Italia.

Lo studio, incentrato sulle aspettative di inflazione e crescita, rivela un peggioramento del sentimento riguardo alla condizione economica della nazione entro la fine del quarto trimestre del 2024. In particolare, la percentuale di aziende che esprimono opinioni negative è aumentata al 30%, rispetto al 21% del sondaggio precedente.

Solo il 5% degli intervistati ha notato un miglioramento, leggermente in calo rispetto al 6%.

Questa prospettiva negativa si estende a tutti i settori, come riportato da Bankitalia.

Il sondaggio, condotto dal 20 novembre al 12 dicembre 2024, ha coinvolto aziende italiane dei settori industriale e dei servizi non finanziari con almeno 50 dipendenti.

I risultati indicano che le imprese continuano a fronteggiare sfide, specialmente per quanto riguarda la domanda estera e il settore dei servizi.

Le incertezze economiche e politiche, i prezzi fluttuanti delle materie prime energetiche e le politiche commerciali internazionali—che colpiscono in particolare le aziende esportatrici—hanno contribuito a un cupo quadro operativo a breve termine.

Nonostante queste sfide, le aziende prevedono un aumento degli investimenti nella prima metà del 2025. Tuttavia, considerano sfavorevoli le condizioni di investimento.

L'accesso al credito rimane invariato, con le aziende che mantengono una posizione di liquidità soddisfacente.

Inoltre, la maggioranza delle aziende prevede di mantenere stabile la propria forza lavoro.

La crescita dei prezzi per i servizi e i settori industriali stretti si è stabilizzata a bassi livelli, mentre il settore delle costruzioni vede una leggera riduzione, pur mantenendosi su livelli più alti rispetto agli altri.

Nei prossimi 12 mesi, ci si aspetta che le dinamiche dei prezzi rimangano stabili in tutti i settori, con modesti aumenti salariali previsti.

Le aspettative delle imprese sull'inflazione dei consumatori sono diminuite in tutti i periodi di tempo.

In uno sviluppo concomitante, l'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) dell'Italia fornisce segnali misti.

La produzione industriale ha registrato una diminuzione annua dell'1,5% a novembre, segnando il ventiduesimo calo consecutivo del trend, nonostante un aumento mensile dello 0,3%.

Tuttavia, il rapporto mensile sulla performance economica di Istat offre un certo ottimismo.

I dati recenti mostrano segnali positivi negli ultimi due mesi per vari settori economici italiani, anche se le medie trimestrali riflettono un declino continuo.

Questo è rafforzato dall'incremento mensile della produzione, suggerendo un potenziale stabilizzarsi all'orizzonte.
AI Disclaimer: An advanced artificial intelligence (AI) system generated the content of this page on its own. This innovative technology conducts extensive research from a variety of reliable sources, performs rigorous fact-checking and verification, cleans up and balances biased or manipulated content, and presents a minimal factual summary that is just enough yet essential for you to function as an informed and educated citizen. Please keep in mind, however, that this system is an evolving technology, and as a result, the article may contain accidental inaccuracies or errors. We urge you to help us improve our site by reporting any inaccuracies you find using the "Contact Us" link at the bottom of this page. Your helpful feedback helps us improve our system and deliver more precise content. When you find an article of interest here, please look for the full and extensive coverage of this topic in traditional news sources, as they are written by professional journalists that we try to support, not replace. We appreciate your understanding and assistance.
Newsletter

Related Articles

Rome Times
×