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Monday, Feb 24, 2025

Taglio prudente dei tassi della BCE: bilanciare le preoccupazioni per l'inflazione e la crescita.

Christine Lagarde segnala prudenza in mezzo a incertezze economiche nella zona euro.
In una decisione unanime, la Banca Centrale Europea ha oggi abbassato i tassi d'interesse di riferimento di 25 punti base, segnando la quarta riduzione quest'anno.

Questa mossa riflette un nuovo ottimismo riguardo all'inflazione, che appare sempre più contenuta, e potrebbe preannunciare ulteriori tagli dei tassi nel nuovo anno.

Tuttavia, l'approccio cauto della BCE sottolinea le preoccupazioni persistenti circa la debole crescita nell'Eurozona, con gli analisti che prevedono una contrazione nel trimestre corrente e una crescita del PIL appena sopra l'1% nel 2025.

Presiedendo la riunione di politica monetaria della BCE a Francoforte, la Presidente Christine Lagarde ha descritto il processo disinflazionistico come 'bene avviato'.

Ciononostante, ha avvertito che la missione di frenare l'aumento dei prezzi non è ancora conclusa.

In mezzo al dibattito, alcuni membri della BCE hanno sostenuto un taglio più aggressivo di 50 punti base, spinti dalla lentezza delle condizioni economiche, tuttavia la prudenza ha finito per guidare il processo decisionale.

La Lagarde ha dichiarato: 'I nostri esperti prevedono tassi di inflazione medi del 2,4% nel 2024 e del 2,1% nel 2025', allineandosi strettamente con il target a medio termine della BCE per la stabilità dei prezzi.

Le azioni della BCE sono guidate dai dati, con la Lagarde che ha sottolineato che le decisioni future saranno prese 'riunione per riunione'. Nonostante l'attuale politica monetaria sia considerata restrittiva, progettata per temperare l'attività economica, l'omissione di un impegno fermo nel mantenere livelli 'sufficientemente restrittivi' nella loro dichiarazione finale suggerisce un orientamento verso un allentamento.

Mentre la BCE rimane pronta per un altro potenziale taglio dei tassi a gennaio, la crescita - o la sua mancanza - rimane una preoccupazione pressante.

Le incertezze geopolitiche ed economiche oscurano l'orizzonte dell'Europa, dalle lotte politiche della Francia alle elezioni anticipate in arrivo in Germania e lo spettro dell'incertezza commerciale nel caso in cui Donald Trump tornasse alla presidenza degli Stati Uniti.

Con una previsione di crescita del PIL rivista a solo l'1,1% per il 2025, in calo dall'1,3%, questi rischi evidenziano il delicato atto di equilibrio che la BCE deve mantenere.

In definitiva, mentre l'inflazione può moderarsi, la traiettoria economica rimane piena di sfide, ponendo domande essenziali per i responsabili politici europei mentre navigano tra queste doppie sfide di prevenire una recrudescenza dell'inflazione e stimolare la crescita.
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