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Monday, May 12, 2025

Giorgia Meloni ritorna in Parlamento tra dibattiti sulla spesa per la difesa e la riforma elettorale.

Giorgia Meloni ritorna in Parlamento tra dibattiti sulla spesa per la difesa e la riforma elettorale.

Il Primo Ministro italiano affronta temi cruciali tra cui i contributi alla NATO, l'indipendenza energetica e le sfide interne durante la sua sessione in Senato.
In un attesissimo ritorno al Senato italiano, il Primo Ministro Giorgia Meloni ha interagito con i senatori per circa due ore, caratterizzato da un misto di applausi e fischi di opposizione.

Questa è stata la prima apparizione di Meloni in 18 mesi, e ha suscitato una gamma di reazioni, da critiche incisive a espressioni di supporto riguardo alle politiche del suo governo.

Durante la sessione, Meloni ha scambiato parole accese con figure come Matteo Renzi e Stefano Patunelli, riflettendo l'atmosfera politica contesa.

Uno dei temi chiave discussi è stato l'impegno dell'Italia alla spesa per la difesa della NATO.

Meloni ha confermato che l'Italia punta a raggiungere l'obiettivo del 2% del PIL per la difesa della NATO entro il 2025, sottolineando che questo impegno è stato assunto da tutti i governi italiani, indipendentemente dalle affiliazioni politiche.

Questo si allinea con le recenti discussioni all'interno della NATO, dove il Consiglio Atlantico ha suggerito un obiettivo ancora più alto del 5% da discutere al prossimo vertice NATO di giugno.

Meloni ha sottolineato l'importanza di rafforzare il pilastro europeo della NATO e di affrontare le preoccupazioni relative al fianco sud dell'alleanza.

Durante il suo intervento, Meloni ha difeso la posizione del suo governo sulle dinamiche geopolitiche, sostenendo che la sicurezza ha un costo e che fare affidamento sugli altri per la sicurezza nazionale compromette l'autonomia di un paese.

Le sue affermazioni sono state accolte con scetticismo da alcuni leader dell'opposizione, che l'hanno accusata di essere incoerente nelle sue politiche.

Carlo Calenda ha criticato il suo approccio, suggerendo che il governo potrebbe stare manipolando le allocazioni di bilancio piuttosto che migliorare sinceramente le capacità di difesa dell'Italia.

La riforma elettorale è stata anche un punto significativo di contesa.

Meloni ha confermato il suo supporto per la reintroduzione dei voti di preferenza nel sistema elettorale, controbattendo alle accuse di Renzi riguardo ai suoi cambiamenti di posizione su vari temi politici.

Durante questa sessione, ha anche affrontato le potenziali conseguenze di una sconfitta referendaria, riaffermando il suo impegno per i principi che sostiene.

In termini di relazioni internazionali, Meloni ha riconosciuto la lealtà della sua amministrazione verso gli Stati Uniti ma ha insistito sull'indipendenza dell'Italia.

Ha evidenziato l'impegno dell'Italia a rispondere alla crisi energetica promuovendo l'uso di energia nucleare sicura e affidabile attraverso il potenziale dispiegamento di piccoli reattori finalizzati a raggiungere l'accessibilità energetica e l'indipendenza strategica.

Riguardo ai conflitti internazionali, ha ribadito il fermo supporto dell'Italia all'Ucraina e ai suoi sforzi diplomatici riguardo la volatile situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza.

Meloni ha sottolineato l'importanza di collaborare con le nazioni arabe come fattore cruciale per risolvere la crisi in corso.

A livello domestico, il Primo Ministro ha segnalato la sua intenzione di interagire con i sindacati per affrontare le questioni relative alla sicurezza sul lavoro, riconoscendo l'urgenza di affrontare le fatalità legate al lavoro.

Tuttavia, ha spostato la responsabilità per affrontare le liste d'attesa sanitarie sui governi regionali, suscitando risposte da parte dei leader dell'opposizione, che hanno accusato il suo governo di sottrarsi alle proprie responsabilità.

La sessione ha suscitato commenti da vari leader di partito, illustrando il paesaggio polarizzato della politica italiana, con critiche e supporto che modellano il dibattito intorno alle iniziative del governo Meloni.
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