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Monday, Apr 07, 2025

L'UE si prepara a rispondere ai dazi statunitensi in mezzo a negoziati in corso.

L'UE si prepara a rispondere ai dazi statunitensi in mezzo a negoziati in corso.

Ursula von der Leyen sottolinea un approccio proporzionato mentre i ministri dell'UE discutono strategie a Lussemburgo.
Bruxelles - L'Unione Europea è attivamente impegnata in trattative con gli Stati Uniti riguardo ai dazi proposti, secondo Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.

In una recente conversazione telefonica con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer, von der Leyen ha ribadito l'impegno dell'UE per la negoziazione, sottolineando che il blocco è pronto a proteggere i propri interessi attraverso contromisure proporzionali se necessario.

Il termine "proporzionale" è inteso a trasmettere il desiderio dell'UE di evitare un'escalation delle tensioni.

Von der Leyen ha espresso profonda preoccupazione riguardo ai dazi annunciati dall'ex Presidente Donald Trump il 2 aprile, evidenziando i potenziali effetti negativi su tutti i paesi, inclusi impatti indiretti sulle nazioni più povere del mondo.

Ha comunicato la determinazione dell'UE a collaborare con i partner per rispondere al panorama economico in evoluzione, riconoscendo che ciascun partner commerciale agirà in base alle proprie priorità.

Il 7 aprile i Ministri del Commercio dei 27 stati membri dell'UE si riuniranno a Lussemburgo per discutere la loro risposta iniziale a questi dazi reciproci, anche se non sono previste decisioni concrete.

Una fonte diplomatica ha indicato che l'obiettivo dell'incontro è concludere con un messaggio unificato, tenendo presente che le politiche commerciali rientrano nella competenza esclusiva della Commissione.

Questo incontro servirà come opportunità per formulare un leverage politico per la successiva risposta commerciale.

Il Commissario per il Commercio Maroš Šefčovič riferirà su un incontro di due ore tenutosi il 5 aprile con il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick e l'Ambasciatore Jamieson Greer, che Šefčovič ha descritto come uno scambio "franco" - un linguaggio diplomatico che suggerisce un dialogo aperto e possibilmente conflittuale.

Inoltre, informerà i ministri sulla sua recente missione in Cina.

La strategia della Commissione include di non escludere alcuna opzione per negoziare da una posizione di forza, considerando sia contro-dazi che altre misure potenziali.

Bruxelles ha scelto di astenersi dal fare annunci pubblici riguardo a risposte specifiche.

Il Ministro delle Finanze francese Eric Lombard ha commentato in un'intervista che l'UE dispone di vari strumenti, comprese misure regolatorie a livello europeo, che potrebbero comportare il rafforzamento dei requisiti ambientali o la regolamentazione dell'uso dei dati da parte di alcuni attori digitali.

Un altro strumento sotto considerazione è il meccanismo anti-coercizione, anche se è visto come un'ultima risorsa e le attuali discussioni non si sono concentrate su questa opzione.

La proposta di intervento verrà dalla Commissione, che ha mostrato una posizione cauta ma ferma nelle sue dichiarazioni pubbliche.

Gli sforzi si concentrano sull'utilizzo di tutti i canali possibili per avanzare nelle trattative con l'amministrazione Trump.

Questo contesto sottolinea l'importanza del potenziale viaggio del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni a Washington il 16 aprile, poiché von der Leyen ha evidenziato in un'intervista che maggiori collegamenti tra i due lati dell'Atlantico sono vantaggiosi e ha descritto la relazione di Meloni con Trump come "molto positiva".

La Commissione prevede di presentare due elenchi di prodotti statunitensi, valutati 26 miliardi di euro, che affronterebbero dazi in ritorsione per i dazi statunitensi su acciaio e alluminio di produzione UE.

Si prevede un voto il 9 aprile, e se dovesse procedere, le contromisure dell'UE entreranno in vigore il 15 aprile, sebbene la maggior parte dei dazi sarà riscossa a partire dal 15 maggio.

Il termine per rispondere ai dazi reciproci potrebbe richiedere più tempo, suscitando preoccupazioni tra le nazioni dell'UE riguardo a una potenziale escalation delle contromisure.

Il Ministro delle Finanze polacco Andrzej Domanski ha consigliato contro una risposta affrettata e radicale in un'intervista, sottolineando un approccio misurato mentre le negoziazioni continuano.
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