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Tuesday, Apr 08, 2025

Impatto globale della politica tariffaria di Trump e malcontento interno

Impatto globale della politica tariffaria di Trump e malcontento interno

Le proteste scoppiano in tutto il paese mentre crescono le preoccupazioni economiche sulle implicazioni dei dazi.
In un panorama economico turbolento influenzato da nuove politiche tariffarie, Donald Trump continua a impegnarsi in attività ricreative, continuando a giocare a golf mentre i mercati finanziari subiscono fluttuazioni significative.

Trump ha recentemente festeggiato una vittoria nel Campionato del Club Senior a Jupiter, Florida, in mezzo a un crescente panico riguardo le reazioni del mercato alle politiche commerciali della sua amministrazione.

Sono emerse proteste contro le misure tariffarie di Trump in città come New York e Washington, con manifestazioni programmate in tutti i 50 stati.

Oltre 1.200 proteste che coinvolgono circa 150 gruppi sono pianificate, riflettendo un diffusissimo malcontento riguardo ai licenziamenti dei dipendenti federali e alle tariffe in aumento.

Le previsioni economiche sono notevolmente cupe, con François Bayrou, un alto funzionario francese, che avverte che la strategia tariffaria di Trump potrebbe costare alla Francia più dello 0,5% del suo PIL. Le preoccupazioni si estendono alle perdite di posti di lavoro e a un potenziale rallentamento della crescita economica, con previsioni di una destabilizzazione a lungo termine dell'economia globale.

Questo sentimento è stato ripreso dal Primo Ministro britannico Keir Starmer e dal Presidente francese Emmanuel Macron, che hanno espresso congiuntamente che una guerra commerciale non gioverebbe a nessuna nazione, sottolineando le implicazioni più ampie sulla sicurezza globale, in particolare nel Sud-est asiatico.

Sul fronte aziendale, Elon Musk ha espresso speranze per una relazione cooperativa tra Stati Uniti ed Europa, proponendo una visione di future tariffe pari a zero e un forte partenariato commerciale.

Musk ha comunicato questi pensieri durante un collegamento video con il politico italiano Matteo Salvini, riflettendo ottimismo per il commercio internazionale nonostante le tensioni attuali.

Anche all'interno del Partito Repubblicano sono emerse preoccupazioni, con il senatore del Texas Ted Cruz che ha avvertito di gravi conseguenze elettorali per il partito nelle elezioni di metà mandato del 2026 se le politiche tariffarie di Trump dovessero portare gli Stati Uniti in recessione.

Cruz ha caratterizzato la potenziale situazione come un 'massacro' per il GOP, sollecitando un'attenta considerazione delle ramificazioni economiche di un continuo confronto commerciale.

Trump, nella sua difesa delle tariffe, ha ribadito la sua convinzione in una ‘rivoluzione economica storica’, insistendo sul fatto che la sua amministrazione sta restituendo con successo posti di lavoro in America.

Fa riferimento a investimenti sostanziali che affluiscono nell’economia statunitense, indicando una convinzione nei benefici a lungo termine delle sue politiche economiche.

Nel frattempo, il Segretario al Tesoro Bessent sta affrontando pressioni riguardo la sua credibilità, derivanti dall'incapacità di mitigare gli effetti economici dannosi delle politiche commerciali dell'amministrazione.

Isabel Schnabel, membro del Consiglio Esecutivo della Banca Centrale Europea, ha evidenziato le sfide demografiche che affronta la forza lavoro, in particolare in Italia, e ha discusso le problematiche strutturali legate al potenziale di crescita della zona euro rispetto a quello degli Stati Uniti.

In risposta al panorama commerciale in evoluzione, il rischio di una recessione globale è aumentato, con JP Morgan che ha incrementato la probabilità dal 40% al 60%, citando l'impatto delle tariffe statunitensi.

L'agenzia prevede che l'aumento delle tariffe potrebbe comportare un significativo incremento dei tassi tariffari medi, potenzialmente rimodellando le relazioni economiche su vasta scala.

In Italia, gli sforzi per affrontare queste sfide continuano, con il Vicepremier Antonio Tajani che sostiene l'importanza di esplorare nuovi mercati in mezzo all'incertezza creata dalle tariffe di Trump.

Ha sottolineato l'importanza dell'internazionalizzazione per le aziende italiane, opponendosi però alla delocalizzazione totale per sfuggire alle implicazioni tariffarie.

Poiché gli esperti prevedono livelli crescenti di povertà tra i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti tradizionali, l'attenzione rimane sulla stabilizzazione dell'economia domestica in mezzo a timori di aumento dell'inflazione e di contrazione economica derivanti dai conflitti commerciali in corso.

Il governo italiano, insieme ad altri paesi europei, sembra pronto a sostenere una risposta unificata alle sfide tariffarie presentate dall'amministrazione Trump.
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