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Tuesday, Apr 08, 2025

L'Italia si prepara a potenziali sfide commerciali in mezzo alle minacce tariffarie degli Stati Uniti.

L'Italia si prepara a potenziali sfide commerciali in mezzo alle minacce tariffarie degli Stati Uniti.

Giorgia Meloni è impegnata in consultazioni urgenti con i leader dell'UE per mitigare gli impatti commerciali dei dazi statunitensi.
Sulla scia di potenziali nuove tariffe annunciate dagli Stati Uniti, la Premier italiana Giorgia Meloni ha intrapreso discussioni urgenti con i leader dell'UE, incluso il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

La recente decisione di Meloni di annullare una visita programmata a Vibo Valentia sottolinea la serietà con cui il suo governo sta affrontando la situazione, che minaccia di compromettere porzioni dell'economia italiana.

Le discussioni, tenutesi a Palazzo Chigi, hanno coinvolto ministri chiave del governo, tra cui Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti, oltre ai due vicepremier, con Antonio Tajani che ha partecipato da remoto da Bruxelles.

Gli incontri sono stati precipitati da una richiesta del governo statunitense, guidata dall'ex Presidente Donald Trump, per un elenco di prodotti italiani che potrebbero essere colpiti da proposte di tasse sulle importazioni.

Circa trenta beni sarebbero attualmente sotto considerazione per la protezione nelle discussioni in corso.

Meloni ha comunicato ai suoi ministri l'importanza di mantenere la calma amid l'incertezza.

Ha sottolineato che reazioni allarmistiche potrebbero avere un effetto deleterio sul sentimento pubblico e sui mercati finanziari, potenzialmente aggravando l'impatto delle tariffe.

Il sentimento durante l'incontro tendeva a esplorare strategie di negoziazione piuttosto che ad aumentare le tensioni.

Sono stati discussi precedenti storici riguardanti l'applicazione delle tariffe da parte di Trump, in particolare verso Messico e Canada, come indicativi di un mezzo politico e di una tattica negoziale.

Mentre contempla strategie internazionali, il governo italiano sta anche considerando misure interne in risposta a questa sfida commerciale.

Il Ministro Francesco Lollobrigida ha sostenuto sovvenzioni europee destinate a proteggere il settore agro-alimentare italiano, che probabilmente sarà gravemente impattato dalle tariffe.

Meloni ha incaricato Giorgetti di valutare opzioni per un sostegno finanziario all'interno del quadro di bilancio italiano, suggerendo che un potenziale decreto potrebbe allocare fino a 5 miliardi di euro per sostenere le industrie colpite.

Tuttavia, diversi funzionari hanno messo in guardia contro stime premature del danno economico.

La strategia del governo sembra focalizzarsi sull'assorbimento degli impatti tariffari all'interno delle catene di fornitura.

In particolare, prodotti di alta gamma, come il vino Brunello, si prevede rimarranno resilienti di fronte all'aumento dei costi, poiché gli acquirenti in questi segmenti sono less sensibili al prezzo.

Inoltre, il settore della manifattura di precisione italiano è stato identificato come vitale e non facilmente replicabile dai concorrenti che affrontano tariffe ancora più elevate.

Il consenso tra Meloni e i suoi consiglieri è di mantenere un approccio razionale, dando priorità alla preservazione delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti, che rappresentano il 10% delle esportazioni italiane.

Mercati alternativi, come Arabia Saudita e Qatar, sono stati anche discussi come potenziali vie per diversificare le opportunità di esportazione.

Tuttavia, Meloni ha ribadito l'importanza di sostenere e sviluppare il partenariato transatlantico, avvertendo contro la visione degli Stati Uniti solamente come un concorrente.

Durante la sua conversazione con von der Leyen, Meloni ha sollecitato un cambiamento nella politica dell'Unione Europea che potrebbe comportare una rivalutazione del Patto di Stabilità e la modifica di alcuni elementi del Green Deal che sono stati controversi per la sua amministrazione.

Queste proposte fanno parte dell'agenda italiana per i prossimi dibattiti UE, miranti a trasformare le attuali sfide in opportunità di crescita economica.

La visita programmata della premier a Washington rimane rinviata fino a quando non si possono garantire assicurazioni di un esito favorevole dai colloqui.
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